Parola e vita
di Marisa Chiocchetti
In principio: be-reshit Dio creò il cielo e la terra.
La terra era informe e deserta… e lo spirito di Dio (ruach Elojim) aleggiava sulle acque.
Dio disse: sia la luce… sia il firmamento… le acque brulichino di esseri viventi… la terra produca germogli… produca esseri viventi. Era cosa buona e Dio li benedisse: Siate fecondi e moltiplicatevi.
Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine a nostra somiglianza, maschio e femmina li creò. Dio li benedisse: siate fecondi e moltiplicatevi…
Dio vide quanto aveva fatto. Ed ecco: era cosa molto buona (Gen 1).
PAROLA che crea. VENTO che feconda
PENTECOSTE
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire… venne all’improvviso dal cielo un rombo come di vento che si abbatte gagliardo… Apparvero loro lingue come di fuoco. Ed essi furono pieni di Spirito Santo ruach Elojim. (Atti 2)
Per gli ebrei Shavuot, settimane, ossia sette settimane dopo l’uscita dall’Egitto, dalla terra di schiavitù.. Un cammino nel deserto durato cinquanta giorni ed ecco il monte Sinai dove il popolo riceve il dono della Torà (mattàn Torah), in un tripudio di vento e fuoco.
Vento e fuoco. Forse solo così si può rappresentare lo Spirito, che non è la “brezza leggera” che sperimenterà il profeta Elia, ma è “vento gagliardo” che irrompe accompagnato dal fuoco, sia al Sinai sia nel Cenacolo. Fuoco che travolge, trasforma i discepoli impauriti chiusi nella “stanza al piano superiore” e li invia – apostoli – ad annunciare a tutti (“tutti li sentivano parlare nella propria lingua”) che Gesù è risorto, è vivo in mezzo a noi.
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto e vi precede in Galilea”
“Galilea delle genti”, che è anche la nostra terra, la nostra città in cui vivere e annunciare che il Signore è risorto.