Vita in comunità

di Silvia Adami

Domenica 16 maggio, in due turni, alla mattina e al pomeriggio si sono celebrate le messe di Prima Comunione per i ragazzi di 4a e 5a elementare della nostra comunità. Una gioia contagiosa! Un desiderio di fare festa e stare insieme che, forse per effetto della pandemia, sembrava ancora più forte e che ha regalato un’emozione profonda ai cuori dei ragazzi e dei loro familiari! Come teneri frutti, avvolti nei loro eleganti abiti di festa, i genitori li hanno accompagnati fino all’altare di Gesù, perché ricevessero per la prima volta quel Pane tanto prezioso, quel Pane disceso da cielo che dona la Vita Eterna, già qui sulla terra. “Frutto della nostra terra” è il canto che in queste ultime domeniche abbiamo intonato al momento dell’offertorio, sotto la guida sorridente di Elena e dei cari amici del coro. Ad un certo punto dice così: “ e sarò pane e sarò vino, nella mia vita, nelle tue mani, ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva, un sacrificio, gradito a te!” Non trovo parole più belle per dire quello che accade quando si riceve Gesù, quando lo accogliamo nelle nostre vite e lasciamo che Lui abiti in noi e in noi agisca. Sarebbe tanto bello che la stessa gioia di oggi, nel vedere i nostri figli compiere questo passo importante nel cammino di fede, ci attraversasse tutte le domeniche quando ci ritroviamo intorno alla Sua mensa e ci riconosciamo fratelli.

Alle volte, non nascondiamolo, la messa diventa un dovere, non più un incontro con l’Amato e invece che attenderlo con desiderio, lo incastriamo tra gli altri impegni, come fosse una delle tante cose da fare. Ma non penso dovrebbe essere così.. Ai ragazzi del catechismo abbiamo cercato prima di tutto di far comprendere questo, che Gesù è un amico, l’Amico fedele per tutta la vita, che desidera essere amato e che ha scelto questo gesto, lo spezzare del Pane, per farsi ricordare e conoscere, per farsi vivo in mezzo a noi, sempre! Tutto della messa ci parla di Lui, per questo ogni momento della messa va vissuto con intensità e gratitudine: la sua misericordia ci abbraccia all’inizio, quando riconoscendoci peccatori invochiamo il suo perdono, poi ascoltiamo la Parola che ci racconta l’incarnarsi di Dio Padre nella storia dell’uomo per mezzo del Figlio e poi, ecco che nel cuore della liturgia, lo Spirito Santo scende sul Pane e il Vino per consacrali in Purezza e Santità. Ogni momento gustiamo quanto è buono il Signore! Ho raccomandato ai ragazzi di ascoltare bene, di raccogliersi dopo aver ricevuto Gesù in qualche istante di silenzio vero e di ascoltare, perché: “Gesù, oggi, ti dice una parola speciale, solo per te”. E a te, mamma, papà, nonna, nonno, zio, zia, a te fratello e sorella, cosa ha detto Gesù quel giorno della tua Prima Comunione? Il Signore benedica tutti quei meravigliosi ragazzi, che siano frutti di carità e di pace nel mondo di oggi.