Mille colori

di Donatella Iacono

Sono ormai passati 7 anni da quando io e Daniele abbiamo accolto nella nostra vita il progetto di famiglia pensato per noi da Dio!
Desideravamo dei figli nostri .. non tanto belli quanti simpatici e buoni e invece, come sempre, Dio va oltre ogni nostra immaginazione e aspettativa, stravolge, stupisce e allarga gli orizzonti del cuore.
Abbiamo dato la nostra disponibilità ad adottare un bimbo dopo i primi 5 anni di matrimonio…pensando che, se era questa la strada per noi… Lui avrebbe fatto tutto il resto.. bastava solo il nostro SI.
Con questo spirito abbiamo affrontato il percorso: con leggerezza e trasparenza, sicuri che Lui avrebbe disposto il meglio per noi confermando o meno la nostra vocazione alla genitorialità.
Cercavamo il suo disegno su di noi! 
Arrivò Cecilia in tempi brevissimi: una bimba europea di 41 giorni! Esperienza straordinaria.. anche se .. sapere di diventare mamma in una settimana non ti fa essere una Mamma!
Quell’esserino di 41 giorni davanti a me, di cui ero a conoscenza solo da una settimana… come faceva ad essere mia figlia? In lei a prima vista non ritrovavo nulla di me e di Daniele!
Non sapevo chi fosse e da dove venisse! I tratti somatici mi sembravano così differenti dai nostri….
Ma ..Dio vede, legge i cuori e ci forma!
Ha permesso che Cecilia vivesse una forte malattia debilitante che ci ha costrette insieme in ospedale da sole per 15 gg! 
I nostri sguardi nella sofferenza si sono riconosciuti! Il dolore condiviso ha tolto definitivamente il “velo” della diversità per farci ritrovare un cuore simile e una forza comune che era ancora più grande abbracciate l’una all’altra. 
Non era scontato il nostro ritorno a casa ma INSIEME ce l’abbiamo fatta!
Abbiamo vissuto il nostro “parto”. Abbiamo lottato, lei con una forza incomprensibile in un corpicino così piccolo!
Giorno dopo giorno, la sua realtà, la sua origine è diventata anche la nostra! Le sue domande, dubbi, crisi condivise e affrontate insieme sono diventate più leggere! Ma, soprattutto, nelle difficoltà superate siamo diventati famiglia, forti solo se uniti nella fiducia reciproca e in un bene grande! 

La frase che ci ha sempre accompagnati nel cammino è questa: “la Verità vi farà liberi!” E’ proprio così: nel racconto della sua storia, della sua provenienza, nulla è stato nascosto ma, anche il racconto più “scomodo” è diventato motivo per rafforzare il nostro legame.

Cecilia però desiderava con tutto il cuore un fratellino… la nostra casa da un paio d’anni a questa parte era troppo silenziosa per lei!
Non le importava da dove venisse: biologico, adottato, affido.
Bastava avere qualcuno che, al calar della sera, non tornasse a casa propria come le sue amiche ma che condividesse con noi tutto. 
Una disponibilità rinnovata all’adozione ha consentito incontri con persone speciali e, lentamente, l’esperienza di affido ha trovato posto e conferme nel nostro cuore.
Da quasi due mesi è arrivato Davide: un bimbo nigeriano di 2 anni.
In lui le differenze non hanno bisogno di essere raccontate come per Cecilia ma sono ben visibili senza dire una parola!
In lui, la fatica di considerarci nuovamente genitori è stata maggiore.
Le difficoltà di gestire, non solo la sua storia ma anche i rapporti con una famiglia di origine ci erano chiari nella teoria, ma poi quando ci siamo incontrati, con una relazione tutta da costruire da “zero” è iniziata un’altra avventura sia per lui che dentro di noi e, questa volta anche per Cecilia!

Chi sei? Da dove vieni? Sei così diverso! Come facciamo ad essere la tua famiglia se non ritroviamo qualcosa di comune?

Le prime due settimane sono state di “ricognizione”. Avevamo in casa un “estraneo”, un ospite atteso con tutto il cuore da tutti ma la testa non può decidere ciò che solo il cuore può riconoscere.
Dopo un mese, abbiamo riconosciuto un bimbo che è una ricchezza per tutti noi e stiamo sperimentando davvero come il bene si moltiplichi anziché dividersi!
Nei suoi occhi ci sono gli stessi desideri! Di dove viene sappiamo poco… dove andiamo lo costruiremo insieme!