Editoriali del parroco

di don Giovanni Confetta

Nel cuore della Bibbia, esattamente al centro, c’è un piccolo libretto (nel testo originario 1.250 parole in tutto) che porta il nome di Cantico dei cantici, che significa, traducendo correttamente l’ebraico שִׁ֥יר הַשִּׁירִ֖ים (shjr hasshjrjm), il Cantico più bello.
Nella Scrittura sono numerosissimi i Cantici: a partire dal Cantico di Adamo («Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo»), fino ad arrivare al Cantico di Miriam (Il Magnificat). Canti di cui, purtroppo, la tradizione ci ha tramandato il testo, ma non la melodia. Ma questo è il Cantico dei cantici: il Cantico più bello!
E tuttavia questo Cantico si presenta a noi pieno di enigmi.

– Il primo grande enigma consiste nel fatto che è l’unico libro della Bibbia nel quale Dio non viene mai nominato: per essere il libro che sta nel cuore della Bibbia non è un particolare da poco!

– Sappiamo, inoltre, che da sempre è stata data una interpretazione simbolica di questo libro considerando l’amore tra l’uomo e la donna, protagonisti del racconto, una metafora dell’amore tra Dio e Israele e, nella tradizione cristiana, una metafora dell’amore tra Cristo e la Chiesa e certamente il Cantico sopporta tutte queste interpretazioni.
E tuttavia l’esegesi recente ha molto rivalutato il “realismo” del Cantico: un inno all’amore e all’amore umano. In questo straordinario testo poetico è completamente ribaltato il concetto del “sacro” che non è più inteso come “separato”, ma esattamente all’opposto, come “incarnato”: nell’incarnazione, nell’immersione più profonda nell’umanità (con tutti i suoi aspetti: corporeo, psichico e spirituale e con tutti cinque i sensi) risiede il vertice della sacralità di Dio e dell’uomo/donna.

– Un’ulteriore sorpresa consiste nel fatto che nel Cantico, di per sé, non si mette a tema neppure l’amore sponsale: i protagonisti non sono lo sposo o di sposa, ma semplicemente un uomo e una donna, anzi un ragazzo e una ragazza che si amano: il Cantico dei cantici è la celebrazione dell’amore in quanto tale, non soltanto dell’amore matrimoniale. Anche se evidentemente non lo si esclude.

È l’amore, la vicenda d’amore in sé, ciò che sta al centro perché il Cantico dei cantici ha davvero questa convinzione: l’amore basta a sé stesso. La giustificazione dell’amore è l’amore! Il fine dell’amore è l’amore! E alla fine della nostra vita saremo giudicati solo sull’amore. Perché tutto presto o tardi finisce, ma solo i legami e i gesti d’amore restano.
A questo meraviglioso libro della Bibbia dedicheremo il percorso di catechesi per gli adulti in quest’anno pastorale 2021-2022 in un percorso biblico in cinque tappe in ascolto della Parola, ma anche artistico attraverso l’immersione nella straordinaria rilettura cromatica in cinque tele del libro, offerta dal pittore Marc Chagall ed esposta nel Musèe du Message Biblique a Nizza.

Scriveva Madeleine Delbrêl:

Se noi fossimo contenti di te, Signore,
non potremmo resistere a questo bisogno
di danzare che irrompe nel mondo,
e indovineremmo facilmente quale danza
ti piace farci danzare facendo i passi
che la tua Provvidenza ha segnato.
Perché io penso che tu forse ne abbia abbastanza
della gente che, sempre, parla
di servirti col piglio da condottiero,
di conoscerti con aria da professore,
di raggiungerti con regole sportive,
di amarti come si ama in un matrimonio invecchiato.
Lascia che noi inventiamo qualcosa
per essere gente piena di gioia che danza la propria vita con Te.

Buon cammino … anzi: buona danza!
La danza del Cantico, la danza dell’amore.

Calendario degli incontri
Domenica 17 ottobre 2021
Atto primo:
il tempo dell’innamoramento (Ct 1,1 – 2,7)

Domenica 14 novembre 2021
Atto secondo (notturno uno):
la paura di perdere l’amato (Ct 2,8 – 3,5)

Domenica 12 dicembre 2021
Atto terzo (notturno due):
il rischio di idealizzare e il rimpianto per le occasioni perdute (Ct 3,6 – 5,8)

Domenica 9 gennaio 2022
Atto quarto (notturno tre):
la tentazione di cercare altrove (Ct 5,9 – 8,4)

Domenica 13 febbraio 2022
Atto quinto:
il tempo dell‘amore maturo (Ct 8,5- 8,14)

Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 15.00 in Auditorium, con la possibilità di ripresa a gruppi nelle sale adiacenti.